Novità in libreria firmate Elliot!
I MALRIUSCITI
di Mirco Dondi
Ed. Elliot Collana Scatti 192 pp 15 euro USCITA: 12 settembre 2012 |
Quattro amici nella periferia bolognese si affacciano alla maturità tra sogni, musica, politica e ambizione nell’Italia degli anni Ottanta.
Trama
Siamo a Bologna, all’inizio degli anni Ottanta. Laura, Paolo, Lino e Sti sono quattro adolescenti che covano amori segreti, ambizioni e condividono la passione per la musica.
Per loro l’amicizia che li unisce è la cosa più importante, un bene da salvaguardare a ogni costo.
Poi però la vita impone delle scelte e diventa necessario proseguire in solitaria, ciascuno per la propria strada, anche se il ricordo di quel legame resta, forte e indimenticabile.
Attraverso l’alternarsi del racconto in prima persona da parte di ciascuno dei quattro amici, seguiamo il loro viaggio verso la maturità, in luoghi di lavoro e rifugi impossibili segnati dal marchio dei tempi: una Napoli ambigua divisa tra underground e camorra, i salotti buoni del generone romano rapace e corrotto, le piste ciclabili in una Melbourne sconfinata e aliena, la Pisa dei massoni e dei baroni universitari, la Mosca al crepuscolo del comunismo.
Con abilità narrativa e una lingua sicura e brillante, spesso dominata da toni umoristici, l’autore costruisce un irriverente, sincero e struggente romanzo di formazione che è il ritratto di una generazione cresciuta tra gli anni Ottanta e Novanta, un periodo che ha imposto sui sogni collettivi un esasperato individualismo minimalista e la rinuncia a molti ideali della giovinezza.
Mirco Dondi è nato nel 1963 e insegna Storia contemporanea all’Università di Bologna. È autore di numerosi saggi incentrati sulla Resistenza e sul dopoguerra. Questo è il suo primo romanzo.
LE AVVENTURE DI SINBAD
di Gyulia Krudy
Ed. Elliot Collana Raggi Trad. di V. Gheno 192 pp 16.50 euro Uscita: 12 settembre 2012 |
Una rivisitazione in chiave autobiografica delle avventure amorose
dell’eroe delle Mille e una notte,
scritta da uno dei massimi autori ungheresi del XX secolo.
La figura di Sinbad, eroe – o forse anti-eroe – sognatore, a tratti indolente, in oscillazione perenne tra la realtà e la fantasia, tra la vita e la morte, nel corso dei secoli.
È lui il protagonista di questi ventiquattro racconti di Gyula Krúdy, per la prima volta pubblicati in Italia. Amante focoso e ambito, amato a sua volta da centosette donne, ma desideroso di possederne ancora di più, Sinbad – nome che il protagonista sceglie per sé ispirandosi apertamente al noto marinaio delle fiabe delle Mille e una notte – vaga inseguendo l’essenza femminile stessa, senza riuscire a trovare pace neanche dopo la morte, perché ogni donna ha un particolare che lo colpisce e che la rende desiderabile, diversa da ogni altra amante precedente, e per questo lui dovrà possederla, seppure solo per il tempo di un breve incontro.
La figura di Sinbad si rivela come un vero e proprio alter ego del grande autore ungherese, uomo affascinante e carismatico, spesso al centro delle cronache di inizio Novecento per le sue innumerevoli relazioni amorose e per i duelli che affrontava pressoché quotidianamente.
Le avventure di Sinbad sono a tratti la trasposizione di avvenimenti della vita di Krúdy, così come dei suoi desideri o sogni, raccontati con uno stile originalissimo, paragonato spesso a una vera e propria composizione musicale. La scrittura di questo autore anticipò, secondo alcuni, Marcel Proust, per la preminenza della memoria, del monologo, della nostalgia del passato e per la ricchezza delle associazioni d’idee.
L'autore.
Gyula Krúdy Nacque in Ungheria nel 1878 da una famiglia della piccola nobiltà. Gli ideali risorgimentali e la provincia in cui trascorse l’infanzia e l’adolescenza furono elementi determinanti per la sua formazione. Ed è proprio la provincia dell’Impero austro-ungarico – e il suo disgregamento –, con le sue mille etnie, a costituire spesso lo sfondo ideale per la sua vastissima opera. Si trasferì a Budapest nel 1896 per intraprendere la carriera letteraria e non quella giuridica, come avrebbero voluto i genitori. Fu uno scrittore molto prolifico con una notevole vita mondana: assiduo frequentatore dei locali notturni di Budapest, ebbe fama di gentiluomo bohémien. Due matrimoni, numerose amanti, svariati duelli, corse dei cavalli e gioco delle carte caratterizzarono la sua vita. L’attività di scrittore gli fruttò anche grandi somme, che Krúdy spendeva con la stessa rapidità e facilità con cui le guadagnava. Dopo aver subito un colpo apoplettico, pieno di debiti, Krúdy morì in miseria nel 1933 a Budapest.
L'autore.
Gyula Krúdy Nacque in Ungheria nel 1878 da una famiglia della piccola nobiltà. Gli ideali risorgimentali e la provincia in cui trascorse l’infanzia e l’adolescenza furono elementi determinanti per la sua formazione. Ed è proprio la provincia dell’Impero austro-ungarico – e il suo disgregamento –, con le sue mille etnie, a costituire spesso lo sfondo ideale per la sua vastissima opera. Si trasferì a Budapest nel 1896 per intraprendere la carriera letteraria e non quella giuridica, come avrebbero voluto i genitori. Fu uno scrittore molto prolifico con una notevole vita mondana: assiduo frequentatore dei locali notturni di Budapest, ebbe fama di gentiluomo bohémien. Due matrimoni, numerose amanti, svariati duelli, corse dei cavalli e gioco delle carte caratterizzarono la sua vita. L’attività di scrittore gli fruttò anche grandi somme, che Krúdy spendeva con la stessa rapidità e facilità con cui le guadagnava. Dopo aver subito un colpo apoplettico, pieno di debiti, Krúdy morì in miseria nel 1933 a Budapest.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz