Due anteprime molto belle...:
La prima è una saga familiare con il volto di quattro donne coraggiose e uniche ambientata in Puglia.
L'altro libro narra il dramma dell'Olocausto e di chi è riuscito a sopravvivere, scritto dalla sorellastra di Anna Frank.
Un'avvincente storia di odio, amore, oscure ossessioni e terribili tradimenti è quella narrata in "Portami via".
Un'avvincente storia di odio, amore, oscure ossessioni e terribili tradimenti è quella narrata in "Portami via".
IL GIARDINO DEGLI OLEANDRI
di Rosa Ventrella
Ed. Newton Compton 384 pp 12 euro USCITA 3 OTTOBRE 2013 |
C'è un oleandro in fiore nel giardino di una casa a Carbonara, in Puglia. Lo ha piantato Agostino, quando si è trasferito lì con sua moglie Anita, per tutti “la Margiala”.
Donna di rara e profonda bellezza, la Margiala ha il potere di lenire i dolori dei neonati, è aiuto prezioso durante i parti e all’occorrenza è in grado di togliere il malocchio.
Ha tre figlie: Rosetta, Cornelia e Diamante, la più piccola.
La prima è bella e selvaggia come lei. La seconda ha i capelli color miele e gli occhi chiari del padre. Diamante invece è paffuta e la sua testa è sempre arruffata: da quei ricci indomiti – le ripete la madre – deriva il suo spirito ribelle.
Con occhio severo, che quasi mai indulge alla tenerezza, la Margiala assiste negli anni alla morte del marito, al sopraggiungere della guerra e alla crescita delle figlie, con i loro amori infelici, le passioni brucianti, le delusioni amare.
La presenza rassicurante della Margiala, avvolta nel suo silenzio impenetrabile, veglia comunque su di loro, anche di fronte al destino più imprevedibile…
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Rosa Ventrella è nata a Bari, è laureata in Storia contemporanea e ha un master in Dirigenza scolastica. Ha curato per vari anni articoli per riviste storiche specializzate e ha tenuto conferenze soprattutto su temi riguardanti la condizione femminile nella storia. Ha collaborato come editor per una casa editrice. Da dodici anni insegna Lettere.Il giardino degli oleandri è il suo vero esordio.
SOPRAVVISSUTA AD AUSCHWITZ
di Eva Schloss
Ed. Newton Compton I volti della storia 336 pp 9.90 euro USCITA 3 OTTOBRE 2013 |
La sua sopravvivenza dipende solo dal caso, e in parte dalla ferrea determinazione della madre Fritzi, che lotterà con tutte le sue forze per salvare la figlia.
Quando finalmente il campo di concentramento viene liberato dall’Armata Rossa, Eva inizia il lungo cammino per tornare a casa insieme alla madre, e intraprende anche la disperata ricerca del padre e del fratello.
Quando finalmente il campo di concentramento viene liberato dall’Armata Rossa, Eva inizia il lungo cammino per tornare a casa insieme alla madre, e intraprende anche la disperata ricerca del padre e del fratello.
Purtroppo i due uomini sono morti, come le donne scopriranno tragicamente a mesi di distanza.
Ad Amsterdam, però, Eva aveva lasciato anche i suoi amici, fra cui una ragazzina dai capelli neri con cui era solita giocare: Anne Frank.
I loro destini – seppur diversissimi – sembrano incrociarsi idealmente ancora una volta: nel 1953 Fritzi, ormai vedova, sposerà Otto Frank, il padre di Anne.
La testimonianza di Eva (scritta in collaborazione con Karen Bartlett) è dunque doppiamente sbalorditiva: per la sua esperienza personale di sopravvissuta all’Olocausto e per lo straordinario intreccio del destino, che l’ha unita indissolubilmente a quella ragazzina conosciuta molti anni prima.
L'autrice.
Eva Schloss vive a Londra con il marito Zvi. Dopo la guerra, ha lavorato come fotografa professionista (all’inizio usando la Leica che le aveva regalato Otto Frank), poi ha aperto un negozio di antiquariato. Co-fondatrice dell’Anne Frank Trust di Londra, gira il mondo per raccontare la sua straordinaria vicenda personale, cui è stata dedicata anche la pièce teatrale And Then They Came for Me: Remembering the World of Anne Frank, firmata da James Still. È autrice di vari volumi e nel 2012 è stata insignita dal principe Carlo della prestigiosa onorificenza di Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico per la sua opera di testimonianza nelle scuole e nelle prigioni.
Eva Schloss vive a Londra con il marito Zvi. Dopo la guerra, ha lavorato come fotografa professionista (all’inizio usando la Leica che le aveva regalato Otto Frank), poi ha aperto un negozio di antiquariato. Co-fondatrice dell’Anne Frank Trust di Londra, gira il mondo per raccontare la sua straordinaria vicenda personale, cui è stata dedicata anche la pièce teatrale And Then They Came for Me: Remembering the World of Anne Frank, firmata da James Still. È autrice di vari volumi e nel 2012 è stata insignita dal principe Carlo della prestigiosa onorificenza di Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico per la sua opera di testimonianza nelle scuole e nelle prigioni.
PORTAMI VIA
di Tanya Byrne
Ed. Newton Compton Vertigo Trad. M. Francescon, N. Giugliano 384 pp 9.90 euro USCITA 3 OTTOBRE 2013 |
Due amiche
Un uomo misterioso
Un inquietante segreto
Trama
Adamma, figlia di un diplomatico nigeriano, ha 16 anni quando la sua famiglia lascia New York e si trasferisce in Inghilterra, nel Wiltshire.
La nuova scuola di Adamma è il prestigioso Crofton College, frequentato dai ragazzi delle famiglie facoltose della zona, tra cui la bellissima e spregiudicata Scarlett.
La nuova scuola di Adamma è il prestigioso Crofton College, frequentato dai ragazzi delle famiglie facoltose della zona, tra cui la bellissima e spregiudicata Scarlett.
Tra le due nasce un’amicizia profonda, ma l’amore per lo stesso, misterioso ragazzo le allontana bruscamente.
Dopo mesi di contrasti, bugie e ambiguità, proprio quando le loro incomprensioni sembrano infine appianarsi, Scarlett scompare e nessuno ha idea di cosa possa esserle accaduto, mentre Adamma scopre che l’amica nascondeva un inquietante segreto, che sconvolgerà la sua vita per sempre.
Tanya Byrne è nata a Londra e ha studiato nel Surrey, dove vive tuttora. Ha lavorato per diversi anni alla BBC radio, che ha poi lasciato per dedicarsi alla scrittura. Portami via è il suo secondo romanzo, dopo il pluripremiato Heart-Shaped Bruise, che è stato selezionato per il CWA John Creasey Dagger 2012, per il Branford Boase Award e per il premio New Writer of the Year (National Book Awards).
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz