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martedì 23 febbraio 2021

Libri che diventano serie tv e/o film

 

Diamo una sbirciatina ai film e/o serie tv tratti/e dai libri che vedranno la luce in quest'anno ^_^


“Guida astrologica per cuori infranti”
è la nuova serie originale italiana Netflix creata e diretta da Bindu De Stoppani e co-diretta da Michela Andreozzi.  Riprese iniziate a febbraio.

Tratto dall''omonimo romanzo di Silvia Zucca, al centro vi è la trentenne Alice Bassi, single suo malgrado e bistrattata assistente di produzione in un piccolo network televisivo, che scopre l’esistenza di una nuova strada per ottenere amore e successo grazie a Tio, un attore della soap opera di punta del network e sedicente guru dell’astrologia, destinato a diventare presto la sua personale Guida astrologica per cuori infranti.

Nel cast Claudia Gusmano nel ruolo della protagonista Alice Bassi, Lorenzo Adorni nei panni dell’amico Tio e Michele Rosiello in quelli di Davide, l’affascinante direttore creativo del network in cui Alice lavora. Casting curato da Claudia Marotti e Roberta Corrirossi.

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“Sandman” è il fumetto creato dallo sceneggiatore e romanziere Neil Gaiman per l’etichetta Vertigo 
di DC Comics.

Nel cast della serie: Tom Sturridge, il protagonista Sandman, Gwendoline Christie sarà Lucifero, Vivienne Acheampong sarà Lucienne, Boyd Holbrook sarà il Corinzio e Charles Dance sarà Roderick Burgess. Nel cast anche Asim Chaudhry (Abele) e Sanjeev Bhaskar (Caino).

Si tratta di una ricca miscela di mito e fantasy oscuro in cui fiction contemporanea, dramma storico e leggende si intrecciano senza soluzione di continuità.


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“14 giorni – Una storia d’amore”, il nuovo film di Ivan Cotroneo, è diventato un libro edito da La
Nave di Teseo e sarà un film interpretato da Carlotta Natoli e Thomas Trabacchi. Le riprese hanno avuto inizio a gennaio, a Roma.

Sinossi: Marta e Lorenzo, ultraquarantenni, sono sposati da dodici anni.
Il medico di famiglia ha appena comunicato loro che dovranno rimanere in isolamento fiduciario visto che Marta ha avuto contatti con un positivo. Peccato che lei abbia da poco scoperto che lui ha una relazione con un’altra donna. Marta odia Lorenzo, Lorenzo non ne può più. Ma non c’è scampo. Devono stare insieme, chiusi negli stessi ottanta metri quadri per 14 giorni. Cosa faranno? 
Una commedia umana dai toni brillanti per raccontare una storia d’amore in un tempo sospeso come quello che stiamo vivendo.

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“Fedeltà”, la nuova serie originale italiana di Netflix in sei episodi, è tratta dall’omonimo romanzo di Marco Missiroli.
Girata tra Roma, Milano e Rimini e arriverà su Netflix entro la fine del 2021.

La regia è di Andrea Molaioli e Stefano Cipani; tra i protagonisti, Michele Riondino e Lucrezia Guidone.
Girata tra Milano, Rimini e Roma, “Fedeltà” racconta una storia di fedeltà coniugale, quella di Carlo e Margherita, una giovane coppia che si trova ad affrontare le terribili conseguenze di un presunto tradimento. La loro relazione diventa simbolo della fedeltà, non solo di coppia, ma anche delle scelte di ogni giorno verso se stessi.



Fonte: https://www.rbcasting.com/

venerdì 24 aprile 2020

IN DIFESA DI JACOB di William Landay. - la miniserie dal 24 aprile su Apple Tv+



Un thriller letto qualche anno fa, e che mi piacque davvero tanto, è IN DIFESA DI JACOB di William Landay.

QUI potete leggere la recensione.

Vi riporto la sinossi del libro:

Ed. Fanucci
Edizioni TimeCrime
Collana Narrativa
Prezzo 7.70
Pagg 544

Andy Barber, da più di vent’anni braccio destro del procuratore distrettuale, è un uomo rispettato, un marito e un padre devoto, e ha davanti a sé una carriera sicura.
Sa bene cosa può nascondere la vita di una persona, quali colpe possono essere taciute, ma la sua è un’esistenza serena e l’amore per la moglie e il figlio non ha limiti.
Tutto sembra andare per il verso giusto per lui e la sua famiglia.
Ma certe convinzioni a volte sono esposte ai capricci del destino o alle conseguenze di piccoli gesti. Così, un giorno, quasi per caso, piomba su di loro un’accusa inaudita: il figlio di Andy, Jacob, poco più che un bambino, viene indagato per omicidio.
Un suo compagno di classe è stato accoltellato nel parco poco prima dell’inizio delle lezioni.
Il ragazzo proclama la propria innocenza e Andy gli crede.
Ma c’è qualcosa che non torna, l’impianto accusatorio è dannatamente convincente: e se qualcosa fosse sfuggito all’attenzione di Andy?
E se i quattordici anni di vita del figlio non fossero sufficienti per capire chi è realmente?
E se Jacob, suo figlio, fosse alla fine un assassino?
In difesa di Jacob è un thriller che tiene col fiato sospeso, ed è anche una straordinaria radiografia dei rapporti familiari; uno specchio feroce in cui realtà e giustizia si mostrano inesorabilmente implacabili, fino alla rivelazione di una sorprendente e inaspettata verità che si svela solo all’ultima pagina.

Ebbene, finalmente è in arrivo l’attesissima serie tratta da questo legal-thriller, con un cast eccezionale: Chris Evans, Michelle Dockery, Jaeden Martell, Cherry Jones, Pablo Schreiber, Betty Gabriel e Sakina Jaffrey.

Dal 24 aprile su Apple TV+


giovedì 11 luglio 2019

Libri prossimamente al cinema e/o in tv



Eccoci con qualche news d'aggiornamento circa i film - e anche le serie tv - tratti dai libri in uscita, a breve o meno :)

QUI c'è il post "d'origine", per chi volesse una panoramica da agosto in poi.

Partiamo da una notizia fresca fresca, appresa da me poco fa su Instagram: Edoardo Ponti è alla regia del film tratto dal romanzo di Romain Gary, LA VITA DAVANTI A SE' (“La vie devant soi”) in cui dirige nientemeno che sua madre, Sophia Loren, che interpreta Madame Rosa, una sopravvissuta all’Olocausto che ha un legame molto forte con un ragazzo di 12 anni, un immigrato senegalese di nome Momo.
Le riprese del film si stanno svolgendo in Italia, in Puglia.

Prepariamoci a vedere L'AMICA GENIALE 2 (libro): la seconda stagione della serie tv, e che si ispira al secondo libro (Storia del nuovo cognome) di Elena Ferrante, è diretta da Saverio Costanzo (sei episodi) e Alice Rohrwacher (due episodi); Gaia Girace e Margherita Mazzucco nei panni rispettivamente di Lila ed Elena,
Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell’amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori. Le vicende dell’Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze...

ROCCO SCHIAVONE 3 - tratto dai romanzi di Antonio Manzini, sarà composto da 4 puntate e le vedremo su Rai 1.

Lino Guanciale sarà  "Il commissario Ricciardi"; la fiction è in sei puntate ed è tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, in particolare: ‘Il senso del dolore', ‘La condanna del sangue', ‘Il posto di ognuno', ‘Il giorno dei morti', ‘Vipera' e ‘In fondo al tuo cuore'.

Anna Karenina di Tolstoj diventa una serie tv di BBC; la scrittura del nuovo adattamento sarà affidata a Gwyneth Hughes.

IL SIGNORE DEGLI ANELLI (basato sul romanzo fantasy di J.R.R. Tolkien) sarà una serie tv di Amazon Prime Video diretta da J.A. Bayona.






post in aggiornamento

giovedì 16 agosto 2018

Recensione: "The Handmaid's Tale" (stagioni 1-2)



Solitamente non sono una grandissima appassionata di serie tv, questo credo di averlo già detto; come già avrò precisato che l'unica che ho seguito con il sangue agli occhi è stata "Gomorra" e fremo all'idea della quarta stagione (nonostante il lutto per la perdita dell'Immortale).

Però, da quando a casa, per il fisso, abbiamo "messo" Tim e nel pacchetto c'è Tim Vision, mi è presa la voglia di recuperare qualcosa, in termini e di film e di serie tv.
Avendo sentito parlare con vivo entusiasmo di questa serie, non me la son sentita di rimandare ancora a lungo e così mi sono fiondata su....

The Handmaid's Tale 



Come è noto, si tratta dell'adattamento televisivo dell'acclamato romanzo distopico di Margaret Atwood, edito in Italia con il titolo Il racconto dell'ancella (1985) Atwood dà il suo contributo alla serie in qualità di consulente di produzione.

CAST: Elisabeth Moss (Difred/June), Joseph Fiennes (Fred Waterford), Yvonne Strahovski (Serena Joy), Madeline Brewer (Diwarren/Jeanine), Ann Dowd (zia Lydia), O.T. Fagbenle (Luke), Max Minghella (Nick Blaine), Samira Wiley (Moira), Alexis Bledel (Diglenn/Emily), Amanda Brugel (Rita).


Siamo in una non meglio precisata epoca futura (credo non poi così lontana dal nostro oggi), in cui il mondo è ormai devastato dalle radiazioni atomiche e da varie catastrofi naturali che, tra le tante cose negative, hanno provocato una diffusa sterilità. Tra le donne, sia ben chiaro, perchè gli uomini sono e restano virili e fertili qualunque cosa accada (!).

Le vicende hanno luogo negli Stati Uniti che ormai sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile.
La donna - e non l'uomo!! - è la sola portatrice di infertilità e per far sì che la procreazione non resti un vago ricordo e il genere umano (o solo gli statunitensi?) non si estingua, bisogna assicurarsi che le poche donne fertili ancora in circolazione vengano costrette ad accettare il loro "destino biologico", ciò per cui sono state programmate: far figli e farlo in completa sottomissione all'uomo.

Questa nuova terribile società si chiama Repubblica di Gilead ed è un regime totalitario e fondamentalista, che pretende di fondare il proprio governo e le proprie leggi su un'osservanza cieca della Bibbia; ovviamente, si leggono le Scritture in maniera distorta e questo non può che portare al fanatismo religioso che nulla ha della pietas cristiana... 

La protagonista - che è poi colei cui è affidato il racconto delle vicende - è Difred, una giovane donna che per sua sfortuna si ritrova a vivere in questo tipo di società da incubo.
A dire il vero il suo nome è June Osborne e - come apprendiamo attraverso molti e necessari flashback che, nel corso delle puntate, si alternano al presente - prima che si scatenassero l'inferno e la follia, era un'editor felice, che condivideva la propria vita con il compagno, Luke (divorziato), e la loro bimba, Hannah.
I tre sono stati separati quando, nell'atto di cercare di scappare verso il Canada (nazione in cui diversi statunitensi hanno trovato rifugio) quando si sono resi conto che la situazione era già degenerata, i militari di Gilead li hanno presi, sparando a Luke e separando June dalla sua bambina.

Difred
June e tutte le altre donne fertili vengono addestrate per essere ancelle ed affidate ai metodi educativi aggressivi e pazzoidi delle cosiddette "zie", tra cui spicca la terribile zia Lydia, che testardamente cerca in tutti i modi di far capire alle ancelle che non devono e non possono ribellarsi al loro destino, piuttosto devono accettarlo con umiltà, sottomissione assoluta e, perché no?, riconoscenza verso Dio e le famiglie che le accolgono. Le punizioni per chi trasgredisce sono tremende e, se ti va bene, vieni picchiato e/o mutilato, altrimenti finisci nelle colonie (ai lavori forzati, a spalare quintali di materiale tossico) o impiccato.

Ogni ancella viene assegnata di volta in volta ad una coppia senza figli; il capo famiglia, nei giorni fertili dell'ancella, compie insieme alla moglie quella che è chiamata la "cerimonia" e che consiste, in parole povere, nello stuprare l'ancella, posta devotamente tra le gambe della moglie, che fiduciosa e consensuale assiste allo stupro di una povera disgraziata da parte del proprio marito.
Lo scopo di questo scempio è, come si comprende, ottenere una gravidanza; se l'ancella resta incinta, il bambino non è suo, ma ovviamente della coppia che lei è chiamata a servire.

Ecco, la povera Difred (i nomi delle ancelle dipendono via via da quello dell'uomo presso cui vanno a vivere e che dovrebbe ingravidarle) è finita in casa del potente Comandante Fred Waterford  e di sua moglie Serena Joy. Ma lei è tutto fuorché una donnina debole e senza carattere e non perderà mai la speranza, nonostante i momenti di sofferenza e scoraggiamento, di poter essere libera e di ritrovare Luke e Hannah.

GILEAD.

Il mondo (o meglio, una limitata porzione di esso, visto che parliamo solo degli USA) descritto in questa serie è a dir poco spaventoso: la donna non conta nulla, non ha diritto di parola, non può leggere, deve dire sempre sì al marito e se questa sottomissione è un obbligo per le Mogli, figuratevi cosa ci si aspetta dalle altre categorie inferiori, come appunto le ancelle, le Non-Donne (donne anziane o comunque inadatte a diventare Marte o Ancelle), le Marte (serve): tutte loro sì che devono stare attente a non dire una parola di più se non vogliono essere prese a schiaffi, calci o soprusi peggiori. Tanto per ricordare alle ancelle che non sono nessuno, la prima cosa che subiscono è la negazione dell'identità, ed infatti esse non vengono più chiamate coi loro nomi...
Non c'è alcuna forma di rispetto verso il genere femminile, anche se si menziona la Parola di Dio e se chi governa pretende di far passare il messaggio che la Donna trovi la sua dignità adempiendo ai propri doveri, che gira e rigira si riassumono sempre e solo nel tacere e subire

E' una società priva di sentimenti, di gioia, di vita e il grigiore si manifesta in tutto, a cominciare dal monocolore e impersonale abbigliamento femminile, che definisce anche il rango e il ruolo: le Mogli sono vestite di verde, le Ancelle di rosso e hanno sul capo le cuffiette con le alette; le Marte hanno l'abito grigio, le zie vestono di marrone...

E' un tipo di società militarizzata: non c'è strada o posto che non sia controllato da soldati aggressivi, burberi e glaciali. Colpisce il fatto che le scene siano per lo più ambientate in giornate grigie, spesso piovose e quindi molto tristi, perfetto specchio dell'infinita tristezza che avvolge la gente di Gilead.


PERSONAGGI

Fred è un uomo molto in vista e, anzi, proprio lui e la moglie si sono attivati moltissimo affinchè si instaurasse questa infernale repubblica (lo apprendiamo grazie ai flashback su di loro presenti nella seconda stagione); l'uomo è freddo, cinico, egoista, spietato, arrogante, ipocrita e lussurioso e darà del filo da torcere a Difred, alternando - come un perfetto bipolare - atteggiamenti gentili e accondiscendenti con altri malvagi e maschilisti. Non ho potuto non odiarlo e desiderare che gli accadessero le peggio cose. Tutto il male di cui è promotore gli si ritorcerà contro? Ce lo si augura, inevitabilmente!

serena e fred
Serena è una moglie fedele, pia, sempre con i versetti biblici sulla bocca, il cui sogno di avere un figlio la costringe ad accettare i tradimenti legali del coniuge infecondo.
Serena è un personaggio che, a differenza di Fred, può suscitare sentimenti ambivalenti: è vero, sa essere molto crudele e insensibile verso Difred, che lei detesta senza mezze misure e non si fa problemi a dimostrarglielo; è odiosa, scioccamente convinta di dover obbedire alle assurde e ignobili regole di Gilead..., eppure ci sono dei momenti - in particolare nella seconda stagione - in cui emerge ciò che davvero è: una persona infelice, frustrata, la cui intelligenza e forte personalità sono state ingabbiate in un tipo di vita che l'ha resa una sorta di burattino nelle mani del marito, che lei in fondo considera un incapace. La sua brama di stringere un bimbo tra le braccia, un piccolo suo da amare, coccolare, crescere..., è sincero e mi ha mossa comunque a compassione, anche se poi fa saltare i nervi l'idea che 'sta gente invasata possa usare lo stupro per pensare di mettere incinta ragazze indifese e costrette a mettere il proprio corpo a servizio di soggetti immorali.
Serena potrà mai fare marcia indietro e solidarizzare con le altre donne, ancelle in primis, e nella fattispecie con Difred, che lei comprende essere una donna forte, furba, coraggiosa, pronta a combattere per la libertà e per riunirsi ai suoi cari?

Accanto a questi personaggi, ce ne sono altri che di volta in volta diventano protagonisti
nick
di alcune puntate o vicende particolari, come le ancelle Diglenn e Diwarren; ad avere un ruolo non indifferente nella vita di Difred in casa del Comandante è senza dubbio Nick Blaine, che ufficialmente è solo l'autista di Fred... ma in realtà... è anche qualcos'altro. Il legame che instaura con l'ancella avrà una parte importante nello sviluppo degli eventi.
Zia Lydia, poi...: si fa detestare eh, eppure ci sono stati anche con lei dei momenti in cui ho visto un barlume di umanità.

Concludo...

Ecco, mi ero ripromessa di non dilungarmi ma mi sa che non ce l'ho fatta; spero di non aver spoilerato (non credo...), pure perchè non avrebbe senso riassumere le puntate, non è questo lo scopo del post, piuttosto ciò che mi viene dal cuore è questo...: non mi facevo coinvolgere così tanto da una serie da tempo, e comunque l'unica eccezione finora è stata Gomorra.

La prima stagione è praticamente ispirata al romanzo, mentre la seconda va oltre esso, sempre però sotto la supervisione della Atwood.
Mi è capitato di leggere qua e là in web che la prima ha entusiasmato tutti all'unanimità, mentre la seconda ha deluso addirittura  le aspettative di tanti, che hanno avvertito l'assenza del "marchio Atwood".

Personalmente non ho avvertito una grande differenza a livello di qualità, la seconda stagione mi ha coinvolta molto (tanto quanto la prima) e ho seguito con accanimento lo sviluppo dei fatti; presentare un futuro in cui a dominare è un tale oscurantismo da far invidia al Medioevo, la violenza gratuita, il fanatismo religioso ottuso e insensato, la violazione dei diritti fondamentali dell'uomo, il tema della maternità a tutti i costi e di quella surrogata, l'uso di riti, cerimonie, modi di dire/fare sterili, ripetuti a pappagallo e senz'anima..., è qualcosa che sconcerta, turba, fa scuotere il capo e inorridire, ma al contempo esercita un'attrazione morbosa, e mi pare che entrambe le stagioni riescano a far appassionare lo spettatore. Il bello di questo tipo di storie è che non puoi fare a meno di chiederti: Se capitasse a me di vivere in un posto così..., come reagirei? Mi ribellerei, mettendo a rischio anche la vita pur di tentare di riconquistare la libertà, o accetterei supinamente le angherie dei più forti pur di sopravvivere, sperando arrivi il miracolo e che qualcuno venga a "salvarmi"?

Certo, proseguire di stagione in stagione allungando il brodo e appigliandosi a qualsiasi cosa pur di non mettere un punto, è sempre rischioso nei casi di sequel di film/serie tv fortunati, e l'originalità potrebbe risentirne, facendo calare l'interesse, ma nel caso specifico, non nego che, se fosse terminata con l'ultimo episodio della prima..., un po' mi sarebbe rimasta la voglia di sapere il seguito, perciò mi è piaciuta l'idea di soddisfare la curiosità circa il destino della protagonista e, in generale, di Gilead. 

Elisabeth Moss sa trasmettere tutta la gamma di sentimenti che guidano ogni scelta della sua June, dall'amore all'odio, dalla rabbia alla (temporanea) rassegnazione, dal disprezzo alla comprensione, dalla voglia di libertà allo spirito di sacrificio; in particolare, ci sono scene ad alto contenuto emotivo in cui la Moss non si risparmia e dà il meglio di sè; ma in generale, tutto il cast è eccezionale.

Che dire se non che aspetto con ansia la terza stagione??
Però spero sia l'ultima, eh, sennò poi mi diventa Un posto al sole. 
E non mi pare il caso.

Intanto che attendo, vi saluto con alcune delle frasi/espressioni tipiche della serie, ripetute in modo ossessivo, dall'effetto quasi ipnotico e utilizzate ad ogni occasione, al posto del "ciao" e del "buongiorno":

Sia lode
Sia benedetto il giorno.
Sia benedetto il frutto. Possa il Signore schiudere.
Sotto il Suo occhio.

domenica 12 agosto 2018

Serie tv "Poldark" - prima stagione



Ultimamente mi sto dando alla pazza gioia con la visione di (qualche) film e serie tv ^^

Attualmente, ad occupare tutta la mia attenzione è la serie tratta dal romanzo distopico di Margaret Atwood, "Il racconto dell'ancella"; sono a metà della seconda stagione, quindi per ora passo e ne parliamo successivamente :-P

Ciò che volevo condividere con voi oggi, piuttosto, è un'altra serie, di tipo storico, ambientata in Cornovaglia sul finire del XVIII sec.

Su canale 5, dal'8 luglio al 5 agosto, sono andate in onda otto puntate dell'adattamento dei primi due romanzi della serie letteraria Poldark (recensione libro), di Winston Graham - i più informati sapranno che già negli Anni '70 ci fu la prima omonima serie tv.


Il giovane ufficiale dell'esercito inglese Ross Poldark torna a casa, in Cornovaglia, dopo aver trascorso gli ultimi tre anni della propria vita combattendo nella Guerra d’Indipendenza Americana; giunto a Nampara (la casa di famiglia), la trova in evidente stato di decadenza, ma non solo: il padre è morto, il patrimonio è sfumato e i due servi rimastigli hanno lasciato che la casa andasse in rovina.
Insomma, la situazione che gli si para davanti non è delle più rosee sotto nessun aspetto; a dargli la mazzata finale ci pensa la bellissima Elizabeth, la fidanzata lasciata tre anni prima con la promessa di aspettarsi reciprocamente...; la giovane, però, avendo avuto la (falsa) notizia della morte di Ross, ha ben pensato di fidanzarsi con il cugino di lui, Francis Poldark.
Quando rivede Ross, vivo e vegeto, la povera Elizabeth capisce di aver commesso l'errore più grande della sua vita, al quale non può (non vuole?) porre rimedio: decide quindi, con grande sofferenza, di lasciare le cose come stanno, illudendosi di dimenticare l'ex-fidanzato e sposando Francis, che tra l'altro è l'opposto del cugino, caratterialmente soprattutto.

Ross Poldark (interpretato dal fascinoso Aidan Turner) è un tipo impulsivo, irascibile, poco avvezzo alle buone maniere, decisamente anticonformista e anticonvenzionale, allergico all'etichetta dell'aristocrazia, di cui egli non sente di far intimamente parte.
Non ha proprio un carattere docile, il protagonista, ma le virtù non gli mancano: coraggioso, onesto, generoso, vicino alle esigenze e ai problemi della povera gente, alla quale si sente più vicino che alla sciocca e superficiale nobiltà di cui fa formalmente parte; è deciso a risollevare le sorti della sua famiglia e a riconquistare ad ogni costo la fiducia della gente del posto e dei lavoratori della miniera.

Insofferente alle regole degli aristocratici inglesi e incredibilmente testardo, Ross decide di dare lavoro, ospitandola in casa, ad una ragazza selvaggia e coraggiosa, costantemente maltrattata dal padre ubriacone: Demelza Carne (la bella rossa Eleanor Tomilinson), che quindi entra a servizio in casa Poldark e si affeziona sempre più a Ross...

I pettegolezzi si fanno presto sentire e inizialmente a "padron Ross" poco interessano, anche perchè  il proprio comportamento verso la fanciulla è onesto e non intende approfittare di lei, però i due non potranno resistere ai sentimenti che pian piano si fanno spazio tra loro...
Del resto, se Elizabeth deve uscire obbligatoriamente dal suo cuore, ci sarà pur posto per un'altra donna, no?
La differenza di ceto potrebbe mai essere un problema per Ross Poldark e fermarlo dallo sposare la dolce Demelza, che si impegna in tutti i modi per migliorare e cercare di piacere al suo padrone?

In queste puntate, che personalmente ho guardato con interesse, assistiamo ai tentativi di riscatto dell'irruente Ross, alle conquiste come ai fallimenti; Aidan dà al suo personaggio quell'aria da eroe tormentato, sempre coi capelli sconvolti, gli occhi scuri espressivi spesso duri, ma anche malinconici, tristi e, quando l'amore lo travolge, dolci.

Mi è piaciuta molto Demelza, non solo perchè l'attrice è di una bellezza naturale e particolare, ma proprio come personaggio, che sa crescere e cambiare, pur restando se stessa, un'anima pura, sincera, altruista.

Elizabeth è forse quella che ho amato meno: è bella ma non balla, nel senso che la vedo troppo remissiva, con poco carattere; pure Francis (Kyle Soller), con i suoi complessi di inferiorità nei confronti di Ross, è un attimino patetico, ma ci sta: Ross ha diversi nemici e piace a pochi proprio per i suoi modi di fare da "menefreghista" rispetto ai "ricchi" e alle loro regole e convenzioni sociali.

Mi ha fatto tenerezza e simpatia la cugina Verity Poldark (Ruby Bentall), alla quale non si può non augurare che mandi al diavolo il fratello presuntuoso e frustrato.

Intrigante l'antagonista vero di Poldark, George Warleggan (Jack Farthing): un cattivone ci sta sempre bene e aiuta a rendere vivaci le dinamiche ^_^

Bella l'ambientazione, questa fetta di Cornovaglia (lo scenario mozzafiato è quello di Park Head a Porthcothan, tra Newquay e Padstow) con i suoi promontori selvaggi, battuti dal vento, il mare che si agita e si infrange sugli scogli.

Il finale mi ha lasciato una gran voglia di vedere il seguito...
Speriamo accada presto :-D

venerdì 15 febbraio 2013

CINEMA || FILM (e qualche serie tv) RECENSITI SUL BLOG



Elenco dei film recensiti sul blog.




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