venerdì 31 agosto 2012

Recensione: LOVER ETERNAL (Quasi tenebra) di J.R. Ward


Recensione del secondo volume della "serie vampiresca" BLACK DAGGER BROTHERHOOD!
QUI per la scheda e la trama del libro.

PS. INEVITABILI SPOILER SUL LIBRO PRECEDENTE.

LOVER ETERNAL
di J. R. Ward


Ed. Mondolibri
378 pp
14.10 euro
2009
La mia opinione.

E così prosegue la mia “corsa” verso tutti i volumi disponibili della Confraternita!
Questa volta, lasciati il Re cieco Wrath e la bella moglie – mezza umana, mezza vampira - , la Regina Beth, che abbiamo visto conoscersi, amarsi ed unirsi nel primo volume, a far da protagonisti sono un vampiro ed un’umana al 100%.
Già nel primo libro abbiamo fatto la sua conoscenza: Rhage, soprannominato Hollywood per la sua implacabile bellezza da attore, ma in realtà inquieto ed irrequieto a causa della maledizione inflittagli dalla Vergine Scriba per un affronto subito .
Rhage è davvero bello e dannato, quindi: vive la sua vita di vampiro sfogando la propria aggressività all’ennesima potenza, lasciando spazio agli istinti violenti dovuti alla maledizione soprattutto andando a donne...
Eh sì, perchè il sesso, come il combattimento, riesce a fornire a questo bellissimo vampiro dagli occhi verde-azzurri e i capelli biondi, quella calma necessaria perchè “l’incarnazione della maledizione” non scoppi in tutta la sua tragica violenza.
Infatti, la condanna secolare che grava sull’esistenza di Rhage è la presenza, dentro di sè,  di una bestia, rappresentata e, in un certo senso, racchiusa nel tatuaggio di un drago che il vampiro ha sulla schiena: quando Rhage sente che un’emozione impetuosa (dalla rabbia all’eccitazione di qualsiasi tipo...) gli sta montando su, è consapevole automaticamente che la bestia verrà fuori, selvaggia e crudele.

Beh, nella lotta con i lesser non è un male, visto che gli esseri senz’anima vengono falciati come formichine; ma il problema è che questa bestiaccia potrebbe essere pericolosa anche per i fratelli...

Rhage, dicevo, è un tipo che ama cambiare femmina, ogni notte, ogni settimana; non si è mai innamorato e non sembra avere l’intenzione di fare l’esperienza.
Ma non ha fatto i conti col destino, che gli mette davanti una bella fanciulla, Mary Luce.
Mary ha la sua vita, che scorre abbastanza piatta, se non fosse che alle sue giovani spalle  c’è un passato costellato di malattia e dolore.
Non mi soffermo su questo aspetto perché è bello scoprirlo leggendo, ad ogni modo ciò che adesso voglio condividere è il cambiamento che l’amore riesce a produrre nelle esistenze di chi da esso si lascia travolgere.
Rhage e Mary hanno il loro punto in comune nella sofferenza, che è la bestia per lui e la malattia per lei: sarà proprio la forza travolgente dell’amore e della passione che scoppierà tra loroinizialmente, Mary cercherà di non affezionarsi, per non soffrire e non recare dolore al ragazzo che le piace; nel corso della vicenda, lo stesso Rhage avrà qualche “tentennamento”, temendo di far del male a Mary a causa della bestia, che vuol venir fuori nei “momenti meno opportuni” e più intimi ... – a guarirli, ad aiutarli ad accettare ciò che non possono cambiare, a sacrificare ciò che possono per il bene dell’altro, a venirsi incontro nei momenti di dolore, ad affrontare le proprie paure, i propri limiti, a gestire le proprie emozioni.

La storia d’amore tra Rhage e Mary mi ha colpita in molti momenti, soprattutto perchè la Ward non manca mai di lasciare quel tocco di umanità nella narrazione, che permette al lettore di immedesimarsi, di entrare in empatia con le emozioni dei protagonisti, emozioni che sono “umane” e quindi alla portata di tutti.

Certo, se devo dirla tutta, arrivata (soltanto!) al secondo libro, le frequenti scene di “amore carnale” un po' mi avevano stufato, eh; anche perchè a un certo punto, con tutta la fantasia che l’Autrice può avere..., bene o male sempre quello è...(non so se mi spiego :P ), non è che ci si può inventare acrobazie hot aldilà dell’immaginabile e dello scibile umano-vampiresco..., quindi abbondare in questo, onestamente, mi sa di ripetitivo e di inutile.
Senza considerare, poi, che un po' mi ha fatto sorridere il pensiero di questi vampiri “formato omaccione sexy, al limite dell’onnipotenza fisica, bellissimi,eleganti, tosti..., insaziabili!” che al primo sguardo di una femmina. fremono e subito si “svegliano” da ogni torpore...

Incrociata con la love story di Rhage e Mary, ci sono sempre le battaglie con i lesser, i loro tentativi di far del male ai  vampiri, nonchè un primo approccio di conoscenza tra il cattivissimo della Confraternita, Zsadist, e la vampira civile, Bella.
Anche nel caso di Zsadist, viene fuori quella che comunque è la costante nella Ward:  dietro la scorza ruvida, questo fratelli hanno un “cuore di panna”; già tra loro, è bello vederli sempre pronti ad aiutarsi; sì, ok, si beccano, a volte stanno lì lì per darsele, ma quando si tratta di venire in aiuto ad un fratello, non li ferma nessuno!
Non solo, ma nonostante facciano tanto i latin lover e gli sciupafemmine, in realtà non vedono l’ora di avere accanto una shellan, per la quale essere un devoto ed innamorato hellren...!
Altro dato importante: spesso e volentieri, dietro la durezza e il comportamento incattivito, alcuni vampiri nascondono storie di soprusi, violenze, solitudine.
Io che ho letto per primo il vol. 8, mi sono entusiasmata nel leggere di John Matthew, della sua tenerezza e timidezza di vampiro prima della transizione; dolce anche l’atteggiamento di Tohrment, che resta sempre un gentiluomo tra i vampiri.
Beh, ho detto abbastanza. mi fermo.
Prossima tappa... LOVER AWAKENED, l’amore tormentato tra Bella e Zsadist!! *_*

4 commenti:

  1. Zsadist!!!il mio preferito!!!Sono sicura che ti piacerà!!!!!!!
    ha una storia diversa dagli altri!!

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    1. non vedo l'ora! peccato che li legga al pc, mi stanca terribilmente gli occhi, ma quando inizio non riesco a fermarmi ^_^

      uff, un giorno li avrò su carta, lo giuro :)

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  2. Anche io li ho letti sul computer!!!come ti capisco!!!si anche io un gg li avrò tutti cartacei!!!

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    Risposte
    1. se non fosse per la necessità di risparmiare, davvero comprerei almeno un libro al giorno ^_^

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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