giovedì 30 maggio 2013

Recensione: L'INIZIO E LA FINE di Marica Buso



Seconda recensione del pomeriggio:

L'INIZIO E LA FINE 
di Marica Buso

Ed. Granviale
139 pp
10 euro
Maggio 2013
L'inizio è la fine e il primo romanzo di una giovane donna del nord Italia; una donna con una grande passione: la lettura.
Passione che l'ha spinta a maturare dentro di sè il desiderio di scrivere un libro; desiderio che nei giorni scorsi ha visto la propria realizzazione concreta attraverso la pubblicazione di questo suo romanzo.
L'inizio è la fine è la storia di un amore e di una passione che però non possono andare di pari passo: al nascere della prima deve seguire la fine dell'altra.
Ma andiamo con ordine.
La protagonista - e voce narrante - è l'americana Mary Anderson, che il giorno del suo 25° compleanno riceve in regalo dal padre un appartamento, che segna l'inizio di una vita autonoma, da adulta.
Mary è legata al padre Antony e alla sorella Grace, soprattutto dopo la scomparsa della madre, a causa di un cancro.
Andare a vivere da soli è sempre un'esperienza eccitante e la frenesia prende anche la vivace Mary, che finalmente può avere i propri spazi!
E in questi spazi, che non sono solo quelli della casa, dei ripiani, della libreria, ma soprattutto gli spazi "di vita", Mary pian piano inserirà tutto ciò che la fa star bene e la appaga.

Dopo la famiglia, con cui ama trascorrere del tempo, c'è il lavoro, o meglio le sue colleghe: Tracy, Pamela, Anna, Christine.
Sono le sue super donne, con le quali condivide il lavoro di cameriera in un ristorante molto noto di Boston; con loro si trova bene, c'è molta complicità e una di loro, Tracy, la coinvolgerà in un posto particolare per lavorare, con l'obbligo di limitarsi a preparare cocktail, tenendo la bocca chiusa e non rivelando mai nulla di ciò che vede e sente.
Promessa che la perplessa Mary è decisa a mantenere, se non fosse che questo luogo - che altro non è che una bisca, in cui si gioca d'azzardo, a poker - è frequentato da un giovane uomo, sui trent'anni, che dalla prima volta in cui si sono incrociati, le ha fatto palpitare il cuore: Samuel Jonson, un avvocato di successo, aitante, bello e galante.
Una cameriera ed un avvocato: beh, non è proprio l'accoppiata che immagineremmo, ma tra i due scatta immediato il colpo di fulmine.

Si lasceranno andare al fuoco dell'attrazione e alla dolcezza di un sentimento che pian piano sta sbocciando dentro di loro?
E la passione per il gioco e per i soldi facili costituirà un ostacolo per loro?

Quella della "dipendenza dal gioco d'azzardo" è una tematica molto attuale, se ne parla tanto e si diffondono con molta velocità anche i centri per le scommesse, proprio perchè è un vizio che, una volta iniziato, se non ci si controlla è difficile da abbandonare.
Ma forse l'amore può fare miracoli anche in questo senso.... O no?

-
Questo breve romanzo si caratterizza per la presenza di un linguaggio semplice, il punto di vista è vivace (ed è quello, come dicevamo, della protagonista; la narrazione è in prima persona), seguiamo le riflessioni della bella Mary, i suoi dubbi, le sue emozioni; ci immergiamo nella sua passione per il basket (in particolare per i Boston Celtics), per l'abbigliamento, per la lettura
I caratteri dei personaggi principali emergono con chiarezza dalle loro parole e dalle azioni e tanto la bella e caparbia Mary, quanto il determinato e galante Samuel sono ben disegnati e ci appaiono realistici.
L'autrice non è avara di particolari, anzi, ci sono descrizioni precise sugli ambienti, le azioni della protagonista, sul modo di vestire suo e di Samuel; la sensazione che si ha leggendo il libro è di essere lì con Mary, di seguirne i movimenti e le parole come se ci fosse una lente di ingrandimento a mostrarceli; così come immaginiamo Boston ammantata di bianco a causa della neve.
La narrazione scorre fluida e veloce e l'Autrice ha inserito anche un elemento "thriller", in modo da creare un piccolo colpo di scena e rendere coinvolgente la lettura.
Un libro fresco, una lettura piacevole, con la giusta dose di romanticismo, senza mai essere smielata.
Spero di avervi fatto venire la curiosità di leggerlo!!!

Nessun commento:

Posta un commento

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...