So leggendo un libro di Fabio Bartolomei (We are family) ed è una risata ad ogni pagina...!
Il frammento che vi scrivo ha per oggetto una delle tante birichinate del protagonista, il piccolo genio Al, con sua sua sorella Vittoria, maggiore di lui per età ma meno... "sveglia"!
E la vittima della marachella che vi trascrivo è un povero gatto innocente e già malconcio, cui Vittoria - mossa da benigne intenzioni - desidera "restituire la salute"....
Ce la farà?????
Su una rivista ho letto che un gattino morto è stato riportato in vita tenendolo nel forno acceso, come in un'incubatrice. Vittoria vuole provare. Obietto che mi pare pericoloso. Lei dice che non c'è pericolo perchè il forno lo terremo baso, molto basso, appena tiepido. Sono così curioso di provarci che non obietto più, però mi riprometto di seguirla passo passo per evitare che ne faccia una delle sue.
Aspettiamo che mamma si metta sul letto a riposare e quando il campo è libero ci chiudiamo in cucina.
"A quanto lo metto?" mi chiede vittoria.
"Direi tra trenta e quaranta.... più verso i trenta""
Apre lo sportello per infilare il gatto. La blocco.
"Aspetta, prima verifichiamo che la temperatura sia giusta".
Mettiamo una mano nel forno, il calore è leggero e piacevole. il termostato della nuova cucina elettrica di mamma funziona bene. Aspettiamo ancora un po' per essere sicuri che la temperatura si sia stabilizzata, quindi mettiamo dentro il gatto. Chiudiamo lo sportello.
"Per sicurezza è meglio lasciare uno spiraglio aperto per l'aria" suggerisce vittoria..
"giusto"
"adesso andiamo in camera a pregare la madonna e tra dieci minuti torniamo".....
e dire che di notizie così drammatiche per i poveri mici.... ci sono davvero nel web... >_< |
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz