Buon sabato a tutti!!!
Eccomi con una fiaba eschimese molto carina!!!
All’epoca in cui furono fatti i primi animali marini non c’erano ancora le renne sulla Terra.
Ma una Vecchia andò verso l’interno e fece le renne. La pelle, la fece con i suoi calzoni, dando al pelo la stessa disposizione che aveva nei suoi calzoni.
La renna ebbe denti come gli altri animali, ma da principio aveva anche delle zanne.
Era una bestia pericolosa, e non passò molto tempo che un uomo fu ucciso a caccia.
La renna ebbe denti come gli altri animali, ma da principio aveva anche delle zanne.
Era una bestia pericolosa, e non passò molto tempo che un uomo fu ucciso a caccia.
Allora la Vecchia si spaventò e tornò nell’interno; riunì le renne da lei fatte, mutò le zanne in corna, cacciò via i denti sul davanti della mascella, e poi disse loro: – Voi siete animali terrestri, e come tali dovete star lontani dagli uomini, dovete essere timidi e facili a spaventarvi.
Dopo di che diede loro un calcio sulla fronte, e così si formò quell’incavo che ora si vede in fronte a tutte le renne. Gli animali corsero via e da allora furono molto ombrosi. Ma poi si trovò che
erano troppo veloci: nessuno poteva raggiungerli, e di nuovo la Vecchia dovette radunarli tutti quanti. Stavolta essa modificò la disposizione del pelame, in modo che non fosse disposto tutto per lo stesso verso.
Dopo di che diede loro un calcio sulla fronte, e così si formò quell’incavo che ora si vede in fronte a tutte le renne. Gli animali corsero via e da allora furono molto ombrosi. Ma poi si trovò che
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erano troppo veloci: nessuno poteva raggiungerli, e di nuovo la Vecchia dovette radunarli tutti quanti. Stavolta essa modificò la disposizione del pelame, in modo che non fosse disposto tutto per lo stesso verso.
Il pelo del ventre, sotto la gola e sui fianchi fu disposto in sensi diversi, dopo di che gli animali furono lasciati liberi. Le renne furono ancora dei corridori veloci, ma non potevano più fendere l’aria con la
stessa rapidità di prima, perché il pelame era d’ostacolo, e ora gli uomini poterono raggiungerle e ucciderle, grazie ad alcuni accorgimenti.
In seguito la Vecchia andò a vivere fra le renne; rimase con loro, e non tornò più nei luoghi frequentati dagli uomini: essa è ora chiamata la “Madre delle renne”.
stessa rapidità di prima, perché il pelame era d’ostacolo, e ora gli uomini poterono raggiungerle e ucciderle, grazie ad alcuni accorgimenti.
In seguito la Vecchia andò a vivere fra le renne; rimase con loro, e non tornò più nei luoghi frequentati dagli uomini: essa è ora chiamata la “Madre delle renne”.
S. Zavatti, Corvo Bianco. Miti e leggende degli eschimesi, Biblioteca Herodote
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz