Un libro non proprio recente, ma che mi ha colpito per la trama.
Qualcuno di voi l'ha letto? ^_^
MAGGIE. RAGAZZA DI STRADA
di Stephen Crane
Demetra Edizioni trad. F. Franconeri 96 pp 1993 |
Sua madre è alcolizzata e la ragazza cerca rifugio nell'amore di Pete, l'amico con cui è cresciuta e che sembra offrirle solidarietà.
Ma in quel mondo crudele l'amore è un lusso: sopravvivere significa saper essere violenti, e cinici sempre.
Di delusione in delusione, mortificata nei valori più essenziali della vita, Maggie finirà con l'incontrare, nel fango in cui è nata e a cui sembra per sempre destinata, l'avvilimento più spietato, la resa definitiva.
L'autore.
Crane, Stephen. - Scrittore statunitense (Newark, N. J., 1871 - Badenweiler, Foresta Nera, 1900); insieme a Garland e Howells fu tra gli iniziatori del romanzo naturalistico americano; corrispondente nelle guerre greco-turca e ispano-americana, è autore di racconti (Whilomville stories, 1895; The open boat and other tales of adventure, 1898), poesie (The black riders, 1895;War is kind, 1899) che anticipano le poesie degli immaginisti e romanzi fra cuiMaggie: a girl of the streets, 1893, e The red badge of courage, 1895; quest'ultimo, ambientato al tempo della guerra di secessione, raggiunge una felice fusione di motivi realistici e simbolici.
Crane, Stephen. - Scrittore statunitense (Newark, N. J., 1871 - Badenweiler, Foresta Nera, 1900); insieme a Garland e Howells fu tra gli iniziatori del romanzo naturalistico americano; corrispondente nelle guerre greco-turca e ispano-americana, è autore di racconti (Whilomville stories, 1895; The open boat and other tales of adventure, 1898), poesie (The black riders, 1895;War is kind, 1899) che anticipano le poesie degli immaginisti e romanzi fra cuiMaggie: a girl of the streets, 1893, e The red badge of courage, 1895; quest'ultimo, ambientato al tempo della guerra di secessione, raggiunge una felice fusione di motivi realistici e simbolici.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz