venerdì 27 febbraio 2015

LeggiamOrientale: "La donna che veniva dalla pioggia" di Tan Twan Eng



Un romanzo che entra nella nostra "sezione orientale".

narrandOrientale


LA DONNA CHE VENIVA DALLA PIOGGIA
di Tan Twan Eng

Ed. Newton Compton
trad. C. Vatteroni
444 pp
2008

Trama

Malesia, 1939. 
Philip Hutton è un ragazzo di sedici anni. 
Per metà cinese e per metà inglese, si sente estraneo a entrambe le culture e anche alla città di Penang, dove vive come uno straniero tra la sua gente. 
Se le ragioni della lingua e del sangue non arrivano a colmare il vuoto esistenziale di Philip, l'amicizia lo porterà a guardare a mondo con occhi diversi, grazie all'incontro con Hayato Endo. Endo, maestro di aikido, introduce il ragazzo ai segreti di questa disciplina, insegnandogli anche i rudimenti della cultura e della lingua giapponese. 
Una nuova conoscenza che, nel cuore di Philip, è destinata a fare più male di una spada. 
Succede quando i giapponesi invadono la Malesia e il suo sensei dimostra di non essere un uomo buono e disinteressato ma una spia al soldo del nemico. 
Per Philip è la catastrofe. 
Costretto a collaborare con i giapponesi per difendere la propria famiglia, il ragazzo non ha nessun'altra possibilità che quella di cercare nella resistenza clandestina il suo riscatto. 
Un lavoro sotterraneo e pericoloso grazie al quale il giovane Hutton riesce a salvare moltissime vite dalla furia degli invasori e, finalmente, a trovare se stesso.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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