Di lei Kenzaburō Ōe ha detto: "Yoko Ogawa è capace di dare espressione ai più minuti moti della psicologia umana, in una prosa che è tanto gradevole quanto penetrante".
VENDETTA
di Yoko Ogawa
Ed. Il Saggiatore Trad L. Testaverde 168 pp 15 euro Settembre 2014 |
Un chirurgo affermato è avvicinato da un’affascinante cantante di pianobar, che cerca un rimedio per la mostruosità del suo cuore.
Intanto, una brama violenta muove un solitario artigiano di borse, disposto a tutto pur di avere quel cuore prodigioso.
Sullo sfondo, una residenza vetusta divenuta un museo della tortura: in giardino un’enorme tigre del Bengala sta morendo, e forse anche il vecchio custode della villa, insieme ai suoi segreti.
Undici storie parallele, un’unica mano invisibile che ne regge i fili: la recondita diabolicità dell’essere umano.
Madri e figli, vittime e amanti clandestini, assassini e anonimi passanti, i destini si intersecano in una rete sempre più nera e inquietante di enigmi e indizi.
Una prosa tagliente e raggelante, un’immaginazione lugubre che richiama Il giro di vite e i racconti di Poe, un’ossessione sinistra per i dettagli: Yoko Ogawa non lascia nulla al caso.
In Vendetta non ci sono spazi neutrali, tutto converge e partecipa silenziosamente allo svolgimento dell’azione. Pinzette per sopracciglia, camici, frigoriferi, ceste di pomodori: ecco gli strumenti scelti per tessere la ragnatela della perversione, sempre celati dall’alibi della loro quotidiana innocenza. Quando desiderio e istinto collidono, il lato oscuro dell’uomo prende il sopravvento, provocando una catena di efferatezze. Ma non è la violenza a sconvolgere il lettore: il vero orrore viene dalla scoperta che quanto è incredibilmente dolce e attraente nasconde sempre un’anima oscena.
L'autrice.
Ogawa è nata a Okayama, Prefettura di Okayama; si è laureata alla Waseda University e vive a Ashiya, Hyōgo, con il marito e un figlio.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz