Ho iniziato a leggere un libro autobiografico che era in WL dalla sua pubblicazione:
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Ed eccovi dei passi tratto da esso.
"A sinistra del materasso c’è la cucina a vista, con due sedie e un tavolo. E molti, molti libri.
Una parete di due metri per due è piena di volumi sugli animali, libri di cucina e romanzi, tipo Il diavolo veste Prada, L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón e Die Apothekerin (La farmacista) di Ingrid Noll. Quelli che preferisco sono i racconti biografici, siano essi romanzeschi o realistici come Figlia della giungla, Zone umide e La masai bianca.
Libri come il mio, in effetti, che hanno in un modo o nell’altro un rapporto con me.
La lettura dà più piacere quando ci si riconosce nelle storie e se ne può trarre qualcosa per sé. Prendete Afghanistan, dove Dio viene solo per piangere di Siba Shakib, per esempio.
Leggendolo, ho pianto tutte le lacrime che avevo in corpo. Ma mi ha anche dato speranza. È una storia vera, e se questa donna ha potuto essere tanto forte, posso esserlo anch’io."
"I libri sono le medicine che mi somministro. Quando viaggio con la
fantasia sono libera, non ci sono limitazioni e doveri, posso fare e non fare
quello che voglio, non deludo nessuno. Mi fa bene. Io credo che il corpo stia
bene quando l’anima è sana, e viceversa. Leggere mi aiuta."
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz