In questo giorno, ma di 165 anni fa, moriva un grande scrittore, poeta, critico letterario, giornalista, editore, storyteller e saggista americano:
EDGAR ALLAN POE
(1809-1849)
poe |
Ma col patrigno vi saranno non pochi dissidi a causa della tendenza di Edgar, in gioventù, a sperperare soldi nel gioco d'azzardo, contraendo molti debiti.
La sua prima opera pubblicata è del 1829, in forma anonima: "Tamerlane and other poems", e poi con il suo nome "Al Aaraaf, Tamerlane and minor poems".
Dopo un periodo nell'esercito, lo lascia e si trasferisce presso parenti a Baltimora.
Ma è nel 1832 che arrivano i primi successi come scrittore che lo portano nel 1835 ad ottenere la direzione del "Southern Literary Messenger" di Richmond.
A 27 anni, Edgar Allan Poe sposa la cugina Virginia Clemm, non ancora quattordicenne, che però verrà consumata dalla tubercolosi, che se la porterà via lentamente.
Virginia Clemm (1822-1847) |
Ma è nel 1832 che arrivano i primi successi come scrittore che lo portano nel 1835 ad ottenere la direzione del "Southern Literary Messenger" di Richmond.
A 27 anni, Edgar Allan Poe sposa la cugina Virginia Clemm, non ancora quattordicenne, che però verrà consumata dalla tubercolosi, che se la porterà via lentamente.
E' questo un periodo nel quale pubblica innumerevoli articoli, racconti e poesie, senza però ottenere grandi guadagni.
In cerca di miglior fortuna decide di trasferirsi a New York.
Dal 1939 al 1940 è redattore del "Gentleman's magazine", mentre contemporaneamente escono i suoi "Tales of the grotesque and arabesque" che gli procurano una fama notevole.
Le preoccupazioni per la moglie, unite a successive difficoltà lavorative, lo porteranno a buttarsi nell'alcool.
Le preoccupazioni per la moglie, unite a successive difficoltà lavorative, lo porteranno a buttarsi nell'alcool.
Nel 1844 Poe inizia la serie di "Marginalia", escono i "Tales" ed ottiene grande successo con la poesia "The Raven". Le cose sembrano andare per il meglio, soprattutto quando nel 1845 diventa prima redattore, poi proprietario del "Broadway Journal".
Ben presto la reputazione raggiunta viene però compromessa da accuse di plagio, portando Edgar Allan Poe verso una profonda depressione nervosa che lo portano a cessare le pubblicazioni del suo giornale.
Trasferitosi a Fordham, seriamente malato ed in condizioni di povertà, continua a pubblicare articoli e racconti pur non ottenendo mai vera fama in patria; il suo nome invece comincia a farsi notare in Europa e soprattutto in Francia.
Nel 1847 la morte di Virginia segna una pesante ricaduta della salute di Poe, che però non lo distoglie dal continuare a scrivere.
Nel 1847 la morte di Virginia segna una pesante ricaduta della salute di Poe, che però non lo distoglie dal continuare a scrivere.
La sua dedizione all'alcolismo raggiunge il limite: trovato in stato di semi incoscienza e delirante a Baltimore, Edgar Allan Poe muore il 7 ottobre 1849.
Poe è da considerarsi uno dei maggiori rappresentanti del racconto poliziesco, della letteratura dell'orrore e del giallo psicologico, ma anche del racconto gotico, del quale infatti riprende talune suggestioni, svincolandosi però dalle ambientazioni tipiche del gotico, e sviluppandone più gli aspetti psicologici, indagando fra le ossessioni e gli incubi personali; pertanto può anche essere considerato come un precursore del decadentismo.
La grande fama di Poe è affidata, tuttavia, ai suoi Racconti: secondo un elenco compilato dall’autore stesso i migliori sarebbero Ligeia, Il crollo della casa Usher (The fall of the house of Usher), William Wilson, Il cuore rivelatore (The tell-tale heart), Il gatto nero (The black cat), tra i racconti del terrore; Una discesa nel Maelström (A descent into the Maelström) tra quelli «metafisici»; Gli omicidi della Rue Morgue (Murders in the Rue Morgue) e La lettera rubata (The purloined letter) tra quelli «polizieschi», che hanno per protagonista l’investigatore-artista Auguste Dupin.
Poe è da considerarsi uno dei maggiori rappresentanti del racconto poliziesco, della letteratura dell'orrore e del giallo psicologico, ma anche del racconto gotico, del quale infatti riprende talune suggestioni, svincolandosi però dalle ambientazioni tipiche del gotico, e sviluppandone più gli aspetti psicologici, indagando fra le ossessioni e gli incubi personali; pertanto può anche essere considerato come un precursore del decadentismo.
La grande fama di Poe è affidata, tuttavia, ai suoi Racconti: secondo un elenco compilato dall’autore stesso i migliori sarebbero Ligeia, Il crollo della casa Usher (The fall of the house of Usher), William Wilson, Il cuore rivelatore (The tell-tale heart), Il gatto nero (The black cat), tra i racconti del terrore; Una discesa nel Maelström (A descent into the Maelström) tra quelli «metafisici»; Gli omicidi della Rue Morgue (Murders in the Rue Morgue) e La lettera rubata (The purloined letter) tra quelli «polizieschi», che hanno per protagonista l’investigatore-artista Auguste Dupin.
Nell’unico romanzo di Poe, Le avventure di Gordon Pym (The narrative of Arthur Gordon Pym, 1838), resoconto di un immaginario viaggio per mare alla ricerca del polo Sud, l’artificio della scrittura invade l’universo: i labirintici baratri di un’isola sconvolta dal terremoto corrispondono a caratteri alfabetici e un’arcana figura si eleva, nel finale, bianca da uno spazio bianco, prefigurazione degli arcani del Moby Dick di H. Melville.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz