Il corpo di una ragazza assassinata viene ritrovato nell'auto di un giovane avvocato, il quale però si professa innocente ed estraneo all'omicidio.
Che menta o meno, una cosa diverrà evidente a coloro che indagano per trovare il colpevole: non di rado il male può insinuarsi nelle persone apparentemente più innocue e dalle esistenze grigie e insospettabili.
DOVE SI ANNIDA IL MALE di Viviana De Cecco
182 pp |
Un giorno, mentre è di ritorno verso il parcheggio in cui si trova la propria auto, si ferma impietrito dinanzi al drammatico spettacolo di una giovane donna senza vita, seduta proprio nella sua macchina.
Com'è finita quella poverina nella sua auto?
È chiaro che Marco deve averla lasciata aperta... ma chi e perché l'ha uccisa proprio lì?
Non fa in tempo a elaborare un pensiero razionale che intravede nella macchina un bambino, spaventato e smarrito, il quale però fugge a gambe levate subito dopo.
Marco sa chi sono entrambi: la vittima è Mia Grenier e quel bimbo impaurito, fuggito chissà dove, è il suo figlioletto Andrea.
Anche Marco viene preso da un'ondata di terrore e decide di lasciare auto e cadavere lì dove sono e scappare.
Dove? E per chiedere aiuto a chi?
Si reca, disperato, a casa di un amico di cui si fida, Stefano Messi, direttore del consultorio Marika, e l'altro, benché perplesso e intimorito, gli offre riparo portandolo a casa della madre e della sorella Rebecca.
Intanto, però, il cadavere viene trovato e identificato dalla polizia, che comincia a indagare; a capo dell'indagine c'è il commissario Bruno De Maio, il quale dai primi momenti capisce che questo è un caso di non facile soluzione perché la verità è meno scontata di quanto potrebbe apparire a una prima occhiata.
È vero, il corpo è nell'auto di questo avvocato irrintracciabile, per cui sarebbe logico pensare che lui sia o l'assassino o che, in qualche modo, sia comunque implicato.
Del resto, se la donna è nella sua macchina non può essere una coincidenza: forse i due si conoscevano? O magari c'era del tenero?
Per avere risposte, è necessario scavare nelle vite di tutti coloro che, man mano, per qualche ragione avevano motivo di conoscere Mia: Eleonora, l'algida moglie dell'avvocato D'Atri, verso il cui destino sembra completamente indifferente, tanto da suscitare antipatia in Marco; Stefano, che dirige il Marika e che pare conoscesse molto bene la vittima; Sara, anch'ella utente del consultorio, in cura presso uno psicologo per aver avuto, in passato, episodi depressivi e allucinatori in seguito ad un dramma personale.
Sara è una donna fragile, insicura, che porta dentro di sé il grande e irrisolto dolore di un bambino perso prima della nascita; le cure e le terapie psicologiche, unite alla presenza del premuroso marito Leo, non hanno attenuato la sua sofferenza né ridato equilibrio e serenità a una mente che continua a mostrare fragilità preoccupanti.
Contemporaneamente alla scoperta dell'assassinio di Mia, Leo si accorge che Sara è di giorno in giorno più strana, che dice di aver visto un bambino fuori casa e manifesta segni di profonda inquietudine e agitazione: che stia riavendo le allucinazioni? Oppure, peggio ancora, che il dolore per il lutto possa averla mandata fuori controllo, tanto da indurla a fare qualcosa di terribile?
La coppia, provando a ritrovare un minimo di pace, si è trasferita in una villa ai margini di un bosco, che diventerà il passaggio obbligato per la risoluzione del caso e per mettere insieme i pezzi di questo caso che si fa via via più complicato e oscuro.
Sullo sfondo di una città (Udine) uggiosa e di una campagna che si fa teatro di ombre e segreti, i personaggi coinvolti e, in particolare, il commissario Bruno De Maio si troveranno ad affrontare il male che alberga nelle debolezze della mente umana, nelle cicatrici mai guarite di cuori feriti e nella solitudine che governa le esistenze di tutti loro.
Perché sì, il male si nutre di un profondo senso di solitudine e può infilarsi ovunque, dando l'impressione di dormire per poi destarsi e, al pari di un infido carnefice, insinuarsi nella mente di persone comuni e su cui difficilmente si posa l'ombra del sospetto.
Nel corso della narrazione ci sono diversi flashback che, soffermandosi su episodi significativi, ci rivelano fatti importanti e quegli aspetti, relativi ai personaggi principali, necessari per capire cosa e chi c'è dietro l'omicidio di Mia, quali dinamiche, le emozioni e i malesseri interiori che hanno condotto al drammatico presente, in cui a morire, purtroppo, non è solo Mia...
"Dove si annida il male" è un giallo che ho letto con piacere grazie a una scrittura che trova i suoi punti di forza nell'immediatezza e semplicità del linguaggio, nella duplice ambientazione della città-campagna, nella dimensione corale che permette al lettore di abbracciare le prospettive di più personaggi, di soffermarsi sui loro vissuti emotivi, sulle luci e sulle ombre che attraversano le loro esistenze, ciascuna tormentata da disagi, infelicità, mancanze; è un romanzo in cui vediamo toccati argomenti quali le relazioni di coppia, la violenza di genere, il lutto e la sua elaborazione, la solitudine, il peso dei legami famigliari.
Ringrazio l'autrice, Viviana De Cecco, per l'opportunità di leggere anche questo suo scritto e ve ne consiglio la lettura.
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Ciao Angy, come stai? Ho visto per caso la recensione su Fb! Grazie, pensa che il romanzo non è nemmeno più disponibile su Amazon! Ora dovrò ricaricarlo su Kobo, comunque grazie per le tue sempre belle parole! Mi fa piacere che ti sia piaciuto!
RispondiEliminaCiao Viviana, sì, ti ho taggato, non so se risulta.
EliminaCirca Amazon, me ne sono accorta quando ho provato a seguire il link riportato nella tua mail ed effettivamente non mi dava nulla.
Grazie a te 🙂
Ops, sono Viviana ovviamente!
RispondiEliminaCiao Angela, questo giallo mi intriga molto, fa al caso mio.
RispondiEliminaUn saluto e buon weekend 😘
Ciao Fra!! 😙
EliminaGracias por la reseña. Me gustan los libros de misterio. Te mando un beso. Enamorada de las letras
RispondiEliminaGrazie a te per il commento e per il saluto (✿^‿^)
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